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9 ottobre 2011
Quadro numero 12
Crocifissione e morte

Giovanni 19:16-27 |
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Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso |
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Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota, |
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dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù nel mezzo. |
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Pilato compose anche l'iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei». |
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Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove fu crocifisso Gesù era vicino alla città; era scritta in ebraico, in latino e in greco. |
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I sommi sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: «Non scrivere: il re dei Giudei, ma che egli ha detto: Io sono il re dei Giudei». |
22 |
Rispose Pilato: «Ciò che ho scritto, ho scritto». |
23 |
I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo. |
24 |
Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si adempiva la Scrittura: Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte. E i soldati fecero proprio così. |
25 |
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. |
26 |
Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna*, ecco il tuo figlio!». |
27 |
Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. |
* La parola greca per “Donna” non intende nessuna mancanza di rispetto.
Quanta sofferenza dev’essere nel cuore della Madonna al vedere suo figlio deriso, torturato e ora crocifisso. Una volta di più, una spada trafigge l’anima della Madonna, nella parola usata della predizione di Simone nel Tempio (Luca 2:35)
Un passaggio molto importante è Giovanni 19:26-27, e ciò per due motivi:
- Prova che Gesù era figlio unico di Maria perché, se Gesù avesse avuto fratelli e sorelle, questi si sarebbero presi cura della madre e in ogni caso l’avrebbero accompagnata alla crocifissione di Gesù.
- E’ un passaggio importante anche perché cita la terza delle sette ultime parole (di Gesù in croce). Il significato di questa parola va ben oltre l’inquietudine di Gesù che si trovi qualcuno che si prenda cura di Sua madre, nel dire, a lei, “Questo e tuo figlio” e a Giovanni, “Questa e tua madre”. Nessuno crederà che Dio onnipotente non sia potente abbastanza da prendersi cura di Sua madre quando Egli è in Cielo. L’unica spiegazione logica che rimane è che nella Sua misericordia per noi, specie per chi di noi non ha più o non ebbe la madre, Gesù ci offre la consolazione che ciò che disse a Giovanni vale per tutti noi. La Madonna è nostra madre.
E’ vero che non è divina Maria, la Beata Vergine, perché fu creata come tutti noi. D’altra parte, non è una donna ordinaria, e ciò per i seguenti motivi:
- Dio non può convivere con una peccatrice. Sappiamo tutti la storia biblica dell’angelo caduto, più noto come Satana (vedi Isaia 14:12-15). E’ appunto perché fra tutte le creature di Dio egli commise il primo peccato -quello dell’invidia- che Satana, con il suo seguito, fu precipitato in terra. Questo per affermare che Dio non avrebbe scelto una peccatrice per portarlo nel suo ventre durante nove mesi di gravidanza.
- Alla Annunciazione (vedi quadro No. 1) l’angelo Gabriele le disse: “Ti saluto, o piena di grazia (benedetta fra le donne), il Signore è con te.” (Luca 1:26-38).

UNA PREGHIERA PER IL PERDONO
DIO CARO, ONNIPOTENTE,
TI UMILIASTI FACENDOTI UMANO IN GESÙ CRISTO. LA TUA LUCE CELESTE ILLUMINÒ LE TENEBRE DELLE NOSTRE ANIME E DEI NOSTRI CUORI PER SALVARCI DALLA MORTE ETERNA. E NOI, INVECE DI GLORIFICARE LA TUA PRESENZA SU QUESTA TERRA CON NOI, TI ABBIAMO DERISO E RESPINTO E TI ABBIAMO CROCIFISSO. E CONTINUIAMO A METTERTI SULLA CROCE OGNI GIORNO RIFIUTANDO DI UBBIDIRE AI TUOI COMANDAMENTI. TU, PERÒ, NEL TUO INFINITO AMORE PERDONASTI E ACCETTASTI DI VERSARE IL TUO SANGUE SULLA CROCE PER LAVARE VIA I NOSTRI PECCATI.
HO PECCATO, PADRE, IGNORANDO I TUOI COMANDAMENTI NEI MIEI ATTI E PENSIERI E NELLA MIA PAROLA. SO DI NON MERITARE LA TUA MISERICORDIA. TI PREGO, DIO MIO, DI PERDONARE I MIEI PECCATI, CONSCI E MENO. TI PREGO, GESÙ, ENTRA NEL MIO CUORE COME SALVATORE. TI PREGO DI GUIDARMI D’ORA IN AVANTI. ORA MI IMPEGNO AD ASCOLTARE LA TUA VOCE, E UBBIDIRE AI TUOI COMANDAMENTI. GRAZIE, GESÙ, PER AVERMI DATO LA VITA ETERNA QUANDO SPARGESTI IL TUO SANGUE SULLA CROCE.
AMEN

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